La nostra redazione si è soffermata su una modalità di lavoro che negli ultimi anni ha preso sempre più piede nel nostro Paese, ovvero il telelavoro.
Gli ultimi anni il mondo del lavoro ha vissuto profondi cambiamenti sia dal punto di vista di nuove mansioni che nelle varie modalità di lavoro. Una delle grossissime novità di questi ultimi tempi è sicuramente il telelavoro, che non va confuso con lo smart working.
Il primo è infatti un modus operandi che permette di lavorare in maniera indipendente dal luogo in cui si trova dell’ufficio o dell’azienda. Mentre lo smart working è quando un soggetto lavora senza una postazione fissa. Tuttavia, il minimo comune multiplo di queste due modalità di lavoro è l’utilizzo di strumenti informatici e telematici che permettono di avere una flessibilità organizzativa sia per le aziende che per i lavoratori autonomi.
Il boom di queste due modalità di lavoro, ovviamente, è stato il Covid. La Pandemia, di fatto, ha costretto tutto il mondo del lavoro ad adeguarsi e, quindi, a lavorare da casa. Una volta passata l’emergenza, queste due modalità sono rimaste nel nostro quotidiano (seppur in modo ridotto). Proprio per l’attualità del telelavoro, la nostra redazione è andata ad analizzare bonus ed agevolazioni disponibili di questa modalità di lavoro.
Telelavoro, ecco una guida su bonus ed agevolazioni che si possono ottenere
Come riportato dal portale wikilabour.it, infatti, sono stati introdotti alcuni incentivi. Il primo è quello che riguarda l’erogazione di contributi in favore di datori di lavoro privati, comprese anche le imprese collettive, iscritti in pubblici registri, di aziende sanitarie locali, di aziende ospedaliere. Mentre un altro ‘aiuto’ è l’elargizione da parte del Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili.
Inoltre, con l’obiettivo di incrementare e favorire la digitalizzazione dei vari processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle imprese (esattamente micro, piccole e medie), c’è la possibilità di ottenere un voucher che prevede un limite massimo di 10.000 euro.
Questo incentivo, ovviamente, va richiesto dalle stesse imprese per ciascun soggetto beneficiario e nel limite delle risorse finanziarie disponibili che devono essere investite per l’acquisto di software, hardware o servizi che permettano all’impresa in questione di raggiungere dei miglioramenti dal punto di vista dell’efficienza aziendale e della modernizzazione dell’organizzazione del lavoro.
Inoltre, non bisogna mai dimenticare che, come riportato da vari dati, il telelavoro ha portato con sé anche un’importante riduzione dei costi dell’energia sia parte dell’azione che dello stesso lavoratore.