Allerta maremoto in Italia | Non è una bufala, l’avviso della Protezione Civile

La Protezione Civile italiana ha diramato un’allerta maremoto per evitare disagi tra la popolazione. Cosa bisogna fare? 

L’allerta maremoto è stata diramata dalla Protezione Civile italiana a seguito del violento evento sismico che ha interessato Turchia e Siria nella notte tra il 5 e il 6 Febbraio.

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(NapoliNewsToday)

La scossa di terremoto è stata talmente intensa da raggiungere la magnitudo 7.9. Per dare un’idea di quanto sia stato forte il terremoto basta paragonarlo a quello che nel 2009 ha quasi distrutto la città de L’Aquila: la scossa più forte del terremoto dell’Aquila raggiunse “appena” i 5.9 gradi.

Come si sa ormai perfettamente, terremoti molto intensi possono causare maremoti e tzunami, come avviene purtroppo nelle aree dell’estremo oriente.

Questo significa che le coste orientali dell’Italia, come quelle della Puglia, sono esposte ad alto rischio, soprattutto considerando che in quella zona della penisola le coste sono estremamente pianeggianti.

Come comportarsi in caso di allerta maremoto

Le raccomandazioni della Protezione Civile consistono nell’allontanarsi il più possibile dalle aree costiere fino a che l’allarme non sarà rientrato.

È quindi altamente sconsigliato recarsi al mare o anche solo in località costiere. Si consiglia addirittura di predisporre le misure di sicurezza per la protezione di case e di attività commerciali come paratie e altre barriere fisiche per impedire la propagazione delle onde all’interno degli edifici.

La protezione civile avverte di non sottovalutare il pericolo, considerando che la formazione di un’onda di soli 50 centimetri di altezza “può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti”.

Va inoltre ricordato che appena prima di un maremoto il mare si ritira improvvisamente e si sente arrivare un rumore cupo e crescente, come quello di un treno o di un aereo che voli a bassa quota.

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(Canva)

Guardando l’orizzonte si potrà notare un’onda lunga quanto l’intero orizzonte che si avvicina rapidamente. Nel momento in cui questi segnali dovessero essere percepiti sarà importantissimo muoversi dalle aree costiere verso le alture, raggiungendo quando possibile colline e altipiani in prossimità della costa.

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Viene anche consigliato di non utilizzare l’automobile perché, se travolta dall’acqua e dal fango, potrebbe rapidamente trasformarsi in una trappola. Inoltre troppe auto in strada nello stesso momento potrebbero bloccare le vie di fuga e rallentare la messa in salvo della popolazione.

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