Bonus raccolta differenziata 2023: cos’è, come funziona e requisiti

Previsto un nuovo bonus per il 2023 e riguarda la raccolta differenziata, ecco a chi è rivolto e cosa fare per ottenerlo

Nella nuova manovra del governo è stato inserito anche un bonus per la raccolta differenziata per il 2023. L’importo economico stanziato è di 10 milioni di euro, ma non tutti potranno usufruirne.

Bonus raccolta differenziata 2023
Plastica nella fabbrica dei rifiuti (Download da Adobe Stock)

Come sempre sono necessari alcuni specifici requisiti per ottenere il bonus, questo infatti è rivolto solo alle imprese e consiste in un credito d’imposta del 36%. Il testo della legge di Bilancio fa sapere che potrà essere applicato a tutte quelle imprese che comprano prodotti che sono stati realizzati con materiali che provengono dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica.

Vale anche per le imprese che comprano imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata del vetro, della carta e dell’alluminio.

Raccolta differenziata bonus, ecco a quanto ammonta l’importo massimo annuale che si può ricevere

Coloro che possiedono i requisiti necessari potranno ottenere un importo annuale del valore massimo di 20mila euro nel 2024 e nel 2025, nel limite complessivo massimo di spesa di 5 milioni di euro. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e viene indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui il credito è riconosciuto.

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Il governo ha inoltre spiegato che si intende puntare anche all’avvio del recupero energetico e a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello dei rifiuti che non sono riciclabili derivanti da materiali da imballaggio.

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Contenitori per raccolta differenziata (Download da Adobe Stock)

Come è stato già accennato il bonus raccolta differenziata 2023 è indirizzato solo alle imprese, dunque i privati cittadini non potranno usufruirne. Ad ogni modo non si tratta di una novità vera e propria dal momento che la misura era stata già revisionata per il 2019 e per il 2020.

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