Imu, Tari e mutuo: forte aumento nel 2023 | Quanto pagheremo in più

Non diminuisce la stretta economica sulle famiglie italiane: Imu, Tari e mutuo, potrebbe arrivare un forte aumento nel 2023

Il periodo di crisi economica che ha colpito il nostro paese e le famiglie italiane, purtroppo, non si è concluso con la fine dell’anno. C’è preoccupazione in merito ai possibili e probabili aumenti che arriveranno nel 2023. Imu, Tari e mutuo, quando pagheremo di più.

aumento costi
aumenti 2023 (credits pixabay)

I cittadini italiani hanno già affrontato l’aumento dei prezzi per quanto riguarda le utenze e diversi prodotti alimentari. Per non parlare della benzina, che all’inizio del 2023, privata dello sconto sulle accise in vigore nel 2022, ha già iniziato a salire vertiginosamente.

A quanto pare, però, c’è la concreta possibilità di veder crescere anche Imu, Tari e Mutuo: quanto potremmo andare a pagare di più, probabile aumento nel corso del nuovo anno.

Imu, Tari e Mutuo: l’aumento potrebbe arrivare nel 2023, di quanto?

Il periodo della pandemia ha sicuramente influenzato profondamente l’economia di molti paesi, Italia compresa. Le conseguenze si riflettono, ancora oggi, sulle famiglie italiane. A destare preoccupazione, in questo nuovo anno appena iniziato, è la possibilità di un aumento ulteriore, indipendente dalle utenze e dai prodotti, che riguarda Imu, Tari e Mutuo.

Iniziamo proprio dalla tassa sugli immobili e quella sui rifiuti, da pagare ai Comuni. Vi è l’alta probabilità che questi decidano da aumentarle per riequilibrare i bilanci. Ovviamente, ogni amministrazione stabilirà una direttiva a sé, ma, al momento, si parlerebbe di circa 45 euro in più a famiglia.

Un aumento potrebbe interessare anche coloro che hanno stanziato un mutuo per l’acquisto di un immobile. In particolar modo chi ha scelto di avvalersi del tasso variabile. Questo perché la Banca Centrale Europea avrebbe stabilito un aumento dei tassi di interesse sia sui prestiti che su alcuni servizi.

aumenti 2023
tasse aumenti 2023 (credits pixabay)

Sebbene al momento non ci sia ancora nulla di preciso e definito, si ipotizza, per chi ha in essere un mutuo con tasso variabile, la possibilità di un aumento spese di oltre mille euro. Una cifra sicuramente importante che andrebbe a pesare in modo decisivo sull’economia domestica e familiare.

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Se pensiamo che, allo stesso tempo, le famiglie si ritrovano ancora a fronteggiare l’impennate dei costi delle utenze, la situazione appare sicuramente critica. Occorre dunque attendere le prossime settimane per comprendere in quali direzioni si muoveranno comuni e banche.

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