Tifosi del Napoli, che differenza c’è la tra Curva A e la Curva B

Il calcio, nel nostro paese, è uno degli sport capace di coinvolgere milioni di persone: tifosi del Napoli, differenza tra Curva A e Curva B

Da sempre lo sport è stato capace di coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo. Una forma di aggregazione, un senso di appartenenza, l’orgoglio per i successi dei propri rappresentanti. Parliamo di calcio e parliamo della tifoseria del Napoli: che differenze tra Curva A e Curva B?

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Il calcio è forse uno degli sport più diffusi al mondo e, in particolare in Italia, è tra i più amati e appassionanti. Ogni squadra ha un seguito di tifosi davvero straordinario che non si risparmiano in termini di trasferte e supporto in qualsiasi circostanza.

Nel napoletano, in particolare, questo sport è considerato come essenza stessa della città, fa parte, ormai, della sua cultura e la tifoseria è tra le più incredibili e appassionate che si siano mai viste. Ma quali differenze ci sono tra la Curva A e la Curva B?

Tifosi del Napoli: curva A e Curva B, differenze

Anche chi non segue il calcio e non è mai stato allo stadio ne avrà sentito parlare. La Curva A e la Curva B dominano la tifoseria napoletana come poche altre. Alcuni, però, si chiedono quale sia la reale differenza alla base dei due rami.

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Iniziamo col dire che si parla di cinquant’anni di storia, non certo di gruppi apparsi negli ultimi anni. La Curva B, la cui tifoseria si fa risalire al 1972, pare sia stata tra le prime a portare all’interno dello stadio le magiche scenografie che fanno sognare il pubblico. Si tratta di una tifoseria moderata e “pacifica”, che ha messo in atto anche alcune iniziative volte a prevenire ed eliminare la violenza negli stadi.

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La Curva A, a quanto pare, sarebbe più “appassionata” e talvolta provocatrice. Formata dall’insieme di vari gruppi, al pari della B, ma la cui mentalità meno pacifica la rende direttamente opposta a quest’ultima. Si è parlato, in passato, di un possibile avvicinamento e forse una “mescolanza” dei due gruppi di tifoserie, che però non è stato possibile a causa degli ideali e del modo di vivere questo sport troppo distanti e differenti.

Ovviamente, la distinzione è più complessa, profonda e radicata di quanto appaia sulla carta. Ci sono dietro storia, tradizione e sentimenti difficili da comprendere e spiegare, ma che rendono entrambe le tifoserie uniche.

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