Il segretario di Papa Benedetto: “Contro di lui i lupi e il Diavolo”

Il segretario di Papa Benedetto XVI ha fatto delle rivelazioni sconvolgenti sugli ultimi momenti di Ratzinger in Vaticano.

Papa Ratzinger passerà alla storia per essere stato uno dei pochissimi Papi ad aver rinunciato al soglio pontificio prima della propria morte. Oltre a questo, Benedetto XVI è stato il solo e unico Papa Emerito, dal momento che fu proprio lui a creare questo titolo da attribuire a se stesso.

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(NapoliNewsToday)

Proprio sulla necessità di trasformarsi in un Papa Emerito, abbandonando prima del tempo la guida della Chiesa, sono nate moltissime voci. Per molti Ratzinger è stato costretto ad abbandonare il seggio di Pietro dai molti scandali che scossero il Vaticano intorno al 2010.

Il primo tra tutti fu il cosiddetto Vatileaks, cioè la “fuga” di documenti riservati del Papa. Tali documenti vennero in realtà sottratti dalla scrivania del suo segretario storico e resi pubblici.

Oltre a questo, il momento storico in cui Papa Benedetto XVI decise di lasciare l’incarico era quello in cui vennero a galla – per volontà dello stesso Pontefice – tutte le accuse di pedofilia che da decenni serpeggiavano all’interno della struttura ecclesiastica.

Furono queste le vere motivazioni per cui Papa Ratzinger lasciò la guida della Cristianità?

Perché il segretario di Papa Benedetto ha parlato di Lupi e del Diavolo?

In una lunghissima intervista rilasciata a Repubblica, Padre Georg Gänswein ha raccontato i giorni che precedettero la decisione di Ratzinger di lasciare la Chiesa nelle mani del Papa successivo.

Il monsignore ha sottolineato più e più volte che Papa Ratzinger non abbandonò la sua carica a causa degli scandali, non si trattò di una fuga.

Al contrario, dopo il furto dei documenti dalla scrivania di Gänswein, il segretario del Papa era così mortificato che intendeva dimettersi. Padre Georg ha raccontato che Benedetto XVI glielo impedì, affermando che era il momento di rimanere vicini, fermi nella fede e saldamente al loro posto per dimostrare che la Chiesa non aveva niente da temere.

Nonostante questo, il segretario del Papa ha affermato: La parola scandalo certamente è un po’ forte ma vero è che durante il pontificato ci sono stati molti problemi, Vatileaks, poi lo Ior. Ma è ovvio che, come direbbe Papa Francesco, il cattivo, il maligno, il diavolo non dorme. È chiaro, cerca sempre di toccare, di colpire dove i nervi sono scoperti, e fa più male. Ho sentito la sua presenza in realtà molto contrarie a Papa Benedetto”.

E oltre alla pressione del Maligno, Papa Ratzinger ha sentito anche la presenza incombente di quelli che lui chiamava “i Lupi” e a cui ha fatto apertamente riferimento. Nel suo ultimo giorno da Pontefice, infatti, Papa Bendetto XVI chiese ai suoi Vescovi di pregare per dargli la forza di “non fuggire davanti ai Lupi”.

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(Fonte: Instagram @benedictus_xvi)

Chi o cosa erano i Lupi temuti da Papa Ratzinger? Su questo il suo segretario non si sbilancia, ma di certo Benedetto si sentiva sotto attacco.

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