“Dammi 3 euro o ti rompo l’auto”, bloccato dai carabinieri un parcheggiatore abusivo nel quartiere Vomero
Estorsione e minaccia quella tentata ed attuata da un parcheggiatore abusivo in Via Ruoppolo. Il parcheggiatore abusivo Alfredo Balestrieri, 59 anni, sarebbe, infatti, stato arrestato proprio per tentata estorsione a danno di un guidatore che aveva deciso di parcheggiare la propria autovettura presso i verdi giardinetti di via Ruoppolo per fare una passeggiata con la propria fidanzata.
La minaccia
“Tre euro o ti rompo l’auto”, questa sarebbe stata la minaccia del violento parcheggiatore verso il 32enne napoletano intento a parcheggiare la sua macchina rifiutandosi di pagare i 3 euro richiesti, meglio dire, pretesi per la sosta.
Al rifiuto da parte dell’uomo il parcheggiatore avrebbe infatti reagito, prima con una minaccia di aggressione fisica, e dopo con una minaccia di danno all’autovettura o addirittura con la sua sparizione.
La dinamica e l’arresto
Il 32enne si è subito attivato contattando il 112 e richiedendo l’intervento dei Carabinieri. Durante la richiesta d’intervento però il parcheggiatore abusivo non ha comunque annullato i suoi intenti tentando ad esempio la fuga ma ha proseguito soffermandosi, insistentemente, sulla targa dell’auto in sosta.
Quando i Carabinieri hanno imboccato via Kauffman, il parcheggiatore ha “saggiamente” deciso di allontanarsi a piedi attraverso l’area pedonale dei giardinetti, tuttavia, per lui era ormai troppo tardi.
Il processo
Il parcheggiatore abusivo è stato, infatti, fermato e sottoposto a perquisizione. Nelle sue tasche il ricavato dell’illegale attività per la quale è stato processato con rito direttissimo. Questo rappresenta però solamente uno dei tanti episodi di estorsione stradale, una delle tante storie fatte di parcheggiatori, abusivismo e minacce.
Numerose sono, infatti, le operazioni che si sono attivate e che ancora si stanno attivando per la risoluzione della problematica. Fondamentale, inoltre, la partecipazione dei cittadini: bisogna sempre segnalare alle autorità la presenza di tali operatori illegali.
A tal proposito è importante sottolineare che è stata attivata anche una pagina Facebook per la segnalazione di tali vicende. L’unione fa la forza.